sabato 13 dicembre 2008

Il volo corporeo...

Terzo scopo dell'alleato contenuto nelle pianta di Datura meglio conosciuto come stramonio o erba del diavolo:
"Come don Juan spiegò, uno stregone che si serve come alleato delle piante di Datura è capace di volare con il corpo, coprendo distanze enormi. Il volo corporeo coincide con la capacità dello stregone di muoversi attraverso la realtà non ordinaria, per poi decidere di tornare nella realtà ordinaria."

(Carlos Castaneda, "Gli insegnamenti di Don Juan")

venerdì 12 dicembre 2008

Geremia 49,16

"La tua fierezza ti ha sedotto,
la superbia del tuo cuore,
o tu che dimori tra gli spacchi della roccia,
o tu che raggiungi la vetta del colle!
Quand'ache ponessi in alto, qual aquila, il tuo nido,
di là ti farò scendere.
Oracolo del Signore."

...non si può sfidare il Divino solo perché si è divenuti capaci di volare e di dimorare sulle alte vette...

giovedì 11 dicembre 2008

Vivere sospesi nell'aria...

...ma è veramente possibile restare a lungo sulla terra sapendo volare?

SOSPESA...NELL'ARIA

Lasciate che io voli.
Vi prego non chiedetemi
Di scendere da voi.
Io vi guardo sapete?
E da qui, voi
Siete più belli, poiché
Siete distanti e indistinti.

Non sono curiosa di
Sapere di Voi nulla,
Se non quello che
Già conosco della vita;
Dalla quale io ora,
Scusate, prendo le distanze.

(Marina, dicembre 2008)

Io sarò...

"Allora, però, io non riuscivo a restare a lungo sulle alture. Ma se come dicono la vita non è una sola, allora, nell’ultima delle mie vite, io sarò l’ultima aquila reale: magnifica, forte e libera…e chiuderò, così, in bellezza. Ma in quella circostanza, io non ressi a tanta bellezza e sentii il bisogno di allontanarmi da lì. Non ero ancora pronta a spiccare il volo. Tra la me che conoscevo e l’essenza del mio spirito, c’era di mezzo il mare insidioso e sconosciuto del mio inconscio e, forse, prima di volare avrei dovuto sondare i miei abissi, ma il conflitto era durissimo, come quello tra Cielo e Terra, d’altronde. Venni colta all’improvviso dalla solita soffocante sensazione di vuoto. Respirai profondamente. Da quella posizione, mi pareva che né la Terra così intrisa dal male, né il Cielo che la sovrasta distante, potessero in alcun modo contenermi. L’unico itinerario possibile restava quello all’inverso, verso l’interno insomma, verso me stessa…ma quel mare da superare mi parve un insidioso ed immenso oceano ed io, pur cercando quel qualcosa che il mondo non dà, se ero certa di non poter volare non avevo, tanto meno, il coraggio di tuffarmi dentro me stessa. "