lunedì 23 marzo 2009

FORZA PER VIVERE...


Una domenica mattina, non molto tempo fa, a Cape Kennedy, in Florida, tre uomini entravano lentamente nella cabina di una strana navicella spaziale fissata ad un razzo gigante. Mentre il mondo intero guardava affascinato, cominciò il conto alla rovescia per la navicella Columbia.
Mai prima di allora una navicella spaziale era decollata dalla Terra, aveva orbitato intorno ad essa e poi vi era ritornata. Fu necessario un enorme quantitativo di energia per rendere possibile tale impresa.
Dopo il decollo iniziale, il Columbia raggiunse l'altitudine di 304 km, viaggiando intorno al globo a 27.458 km orari. In totale compì 113 orbite in 7 giorni; fu una delle più grandi dimostrazioni di potenza che il mondo avesse mai visto.
I giornalisti paragonarono la navicella ad un'aquila. Ma non era un'aquila. Era solo un grosso oggetto di metalo. Perciò, quando esaurì la sua energia cominciò a precipitare, divenne incandescente al rientro nell'atmosfera ed infine atterrò nel deserto della California. L'energia per lasciare la Terra e la sua capacità di rimanere sospesa nello spazio si devono esclusivamente all'intelligenza dell'uomo.
Le aquile, grazie alla loro abilità di trovare le termali, colonne di aria calda che s'innalzano dalla Terra, sono capaci di restare sospese per un periodo di tempo quasi illimitato, spesso senza neppure muovere le loro grandi ali. Il Columbia, non era un'aquila, ma una navicella spaziale, destinata perciò a ricadere sulla Terra.
L'unico modo per poter essere aquila è di nascere aquila o, se fosse possibile, di rinascere come tale.
Tutti noi abbiamo lo stesso problema della navicella. Abbiamo una certa quantità di energia naturale, ma non ne abbiamo abbastanza per farcela fino alla fine. Alcune persone cominciano bene; decollano, m prima o poi ricadono al suolo. Molte non decollano neanche dalla piattaforma di lancio: si limitano a restare sedute, facendo solo, di tanto in tanto, qualche tentativo di alzarsi. Talvolta, non si ha neanche la forza necessaria per farlo e, al primo venticello contrario, si cade nella polvere, dimenticati da tutti, come se non si fosse mai esistiti, come se non si fosse stati mai "su una piattaforma di lancio".
Ho ascoltato interviste di persone veramente importanti e famose, le cui vite sono talmente coronate di successi da poter essere paragonate al volo di un'aquila che si libra verso l'alto, e tutti loro affermano umilmente la stessa cosa, la sorgente di energia che li tiene in alto è una sola: DIO!
Proprio così, essi hanno affermato, concordemente, di aver attinto la propria forza per vivere da un rapporto personale con Dio, a differenza della navicella Columbia che fu messa in orbita dagli sforzi dell'uomo.
Tutte queste persone hanno affermato di aver anche loro, più o meno in buona fede, tentato di vivere con i propri sforzi, ma solo quando si sono rivolti al Signore ed hanno pronunciato la formula magica: "Sia fatta in me la Tua volontà", hanno cominciato a volare!
..e Dio, naturalmente, non vuole occuparsi solamente dei personaggi famosi. Dio è per tutti. Egli ama chi è senza aiuto: gli alcolizzati, i tossicomani, coloro che hanno perso ogni forza e cadono da un vuoto all'altro nello spazio, coloro che sono destinati a cadere e ad essere sfasciati (a meno che non si brucino prima del rientro). Egli ama il disoccupato, la moglie adultera, il giovane senza amici, l'uomo d'affari fallito.
Egli ama te e, se ti lascerai guidare, non solo ti dirigerà sulla via giusta, ma ti darà anche la FORZA PER VIVERE.
"Vi ho portato su ali di quile e vi ho condotto a me" Esodo