lunedì 16 marzo 2009

Il simbolo...per gli alchimisti...anche di anima...


Il simbolo dell'Aquila per Jung è polivalente. Infatti la regina degli uccelli acquisiva un significato differente se bianca o se nera. Essa incarnava l'allegoria dell'alta divinità, del fuoco celeste, del Sole, della nobiltà e dell'anima come parte dell'uomo appartenente a Dio. L'impiego del simbolismo dell'aquila fu quasi sempre nelle differenti civiltà indirizzato all'espressione di altitudine che cambiava quando, con un volo in picchiata, l'uccello si scaglia contro la preda. Le figure dell'aquila e del serpente furono la traduzione di tale dualismo. La duplice figura, Aquila Serpente, acquistò il significato del Cielo e la Terra, della lotta tra l'Angelo e il Demone, metafora del contrasto tra il bene e il male. In alchimia l'aquila fu lo spirito costretto nella materia bruta che si liberava solo dopo la fase di riscaldamento prolungato nel'athanor e si concretizzava nell'alto dell'alambicco. L'aquila bianca fu percepita come una proiezione maschile associabile al potere soprannaturale e il suo sangue nelle vecchie farmacopee era prescritto come un rinvigorente delle forze e unico mezzo per ridonare la fecondità delle donne sterili. Quando invece di essere bianca era ritratta nera o bruna, il suo significato cambiava totalmente divenendo un segno notturno, lunare, femminile.
(Dizionario di Alchimia)